In questi anni di crescita tumultuosa uno dei problemi più grossi
che il World-Wide Web, come sistema aperto, si è trovato a
fronteggiare è stata la proliferazione di ``dialetti'' dell'HTML che
si discostavano dal linguaggio standard per inserire nuove
possibilità per i programmatori, tipicamente nell'area delle
maggiori opzioni grafiche e di formattazione. Questo è dovuto sia a un'oggettiva carenza dell'HTML
nell'area del controllo della visualizzazione dei documenti che a una
generale incomprensione degli scopi del linguaggio che è nato per
esprimere la struttura del documento, piuttosto che il suo aspetto.
Un punto di intesa pare essersi trovato con la definizione delle
specifiche HTML 3.2 che riprende buona parte delle estensioni
introdotte dai vari dialetti integrandole in un quadro complessivo
insieme a nuove possibilità senza perdere la correttezza SGML del
linguaggio.
Attraverso l'introduzione dei Cascading Style Sheets [LB97], meccanismo di separazione tra il file contenente il documento vero e proprio e il file contenente i suggerimenti per un'ottimale presentazione, si punta infine a estendere le possibilità in mano agli sviluppatori di servizi graficamente elaborati senza ledere le intrinseche caratteristiche di portabilità del linguaggio.
Un altro fronte aperto nello sviluppo del linguaggio è quello
relativo alla questione dell'internazionalizzazione dei documenti
HTML, in modo che possano essere visualizzati
contemporaneamente testi scritti in linguaggi con diversi alfabeti o
diverse regole di scrittura. Si propone quindi l'utilizzo del set di
caratteri Unicode e l'introduzione di markup dedicato per
indicare la lingua del documento e utilizzare in questo modo le
corrette formattazioni [YNAD96].